Una cosa sola ti manca
Questo ragazzo chiede la vita, perché non ce l’ha e pensa di poterla ricevere come premio di chi vive secondo l’osservanza di tutte le leggi di Dio. Ma per avere questa vita occorre la fede.
Questo ragazzo chiede la vita, perché non ce l’ha e pensa di poterla ricevere come premio di chi vive secondo l’osservanza di tutte le leggi di Dio. Ma per avere questa vita occorre la fede.
Che cos’è la solitudine? E’ l’isolamento? E’ la separazione? E’ l’esilio? Adamo non trovò un aiuto che gli fosse simile, cioè non trovò un aiuto che risolvesse questo isolamento, questa solitudine, perché questo aiuto è Cristo, il quale deve spezzare questo isolamento per entrare in comunione con noi.
La cosa fondamentale è entrare nella vita: se uno rimane fuori della vita, è finito. Per entrare nella vita, per entrare in questo anno, ci vuole un trauma; la conversione è sempre un trauma, sempre uno spezzare questo assopimento, questo imborghesimento che ci prende.
Quando la Chiesa guarda noi vede dei bambini che vanno trasformati in adulti, delle persone che come un bambino non sanno dove guardare, che cosa fare, che sono sprovvedute, indifese; vede bambini che vanno trasformati in figli di Dio.
Questa parola ci viene a contestare, perché non si può pensare che la civiltà del cristianesimo, anche se è gentile e buona perché viene da Gesù che è buono, non produca un conflitto. Una conversione senza dolore, senza uno sconvolgimento, non è una conversione.
Non è vero che quando avviene la tempesta, Dio si è allontanato da noi: c’è solamente una grande fiducia che Dio mette nelle nostre mani, perché ci rende consapevoli ed è convinto che noi siamo capaci di poterci gestire dentro queste realtà tempestose che non hanno delle strade già prefigurate
Forse potrai portare frutto, ma il frutto è già quello di sentirti amato, privilegiato, penetrato, abitato: avere questa percezione, questa riconoscenza, questa gratitudine, questo senso anche di sicurezza che tu puoi deludere tutti, ma Dio no, Dio rimane là, Dio non se ne va, Dio non ti punisce, Dio non si offende, non è un isterico.
Il corpo di Cristo siamo noi! La finalità dell’essere parrocchia è di rendere presente il corpo di Cristo che è la comunità: questa realtà soprannaturale è la comunione costituita da vari legami che costituiscono un popolo.
La verità non è la realizzazione dei miei sogni, che sono giusti e belli, non è un teorema celeste, ma il modo in cui io posso prendere parte alla sorte e alla vita di Cristo che è la verità, la verità che è Gesù Cristo e non Gesù Cristo che è la verità.
Hai mai pensato che amico sei? Se sei capace a tenerti degli amici, a rimanere amico di qualcun altro? In Cristo la relazione di amicizia regge anche al litigio, al travaglio, all’errore, rimane in piedi, altrimenti non è un’amicizia che viene da Dio.