Facciamo tre capanne
Le capanne sono il luogo della preghiera, perché quando si vede un segno di Dio, bisogna rifletterci. Le parole di Dio bisogna non solamente comprenderle, ma poi addirittura crederle, poi viverle e infine maturarle.
Le capanne sono il luogo della preghiera, perché quando si vede un segno di Dio, bisogna rifletterci. Le parole di Dio bisogna non solamente comprenderle, ma poi addirittura crederle, poi viverle e infine maturarle.
Questa domenica ci dice che nella nostra vita, dove tutto muore, dove tutto finisce, dove non si capisce quasi nulla, c’è una luce che noi possiamo assimilare dal Vangelo perché Gesù Cristo è questa luce nelle tenebre.
Dio ti invita oggi ad iniziare la Quaresima, che è per la vita, è una vittoria sulla morte, un rimettere in piedi le nostre risorse più belle.
Noi abbiamo fretta di guarire, di risolvere il problema, invece c’è un tempo per essere guariti, un tempo per essere malati, un tempo per sperimentare il proprio peccato, e un tempo per poter sperimentare veramente la misericordia e il perdono.
La sofferenza non è solamente il dolore, ma ci cambia internamente; questo cambio è funzionale alla qualità dell’evangelizzazione.
Nella nostra vita abbiamo bisogno di un punto di riferimento, come Gesù ha il suo punto di riferimento.
Convertirsi non significa “fare il bravo”, ma cambiare opinione sulla propria vita. Credi alla verità che è Cristo, che è vivo in te, lui ti ama! Sei dentro questa realtà perché è la vita migliore che tu potessi avere.
Tu , insieme con Cristo, sei fondamentale per l’umanità intera, con tutte le fatiche, le problematiche, le difficoltà che hai. Hai un ruolo fondamentale e aver creduto questo fa si che venga generata la vita, il bene, la salvezza.
Per trasformare una creatura in figlio di Dio ci vuole una pastorale, un lavoro molto complicato che certamente deve essere illuminato nello Spirito Santo, ma esige una grande opera che è quella della Parrocchia e dei pastori.
I Magi sono dei sapienti, cioè persone che sanno vivere, intenditori, persone che sanno di tutto; sono tre, numero che indica la pienezza. Hanno visto una stella, una luce e l’hanno seguita. Si sono però resi conto che questa luce non è la sorgente della luce, ma che rende testimonianza alla luce.