Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Dio ti invita oggi ad iniziare la Quaresima, che è per la vita, è una vittoria sulla morte, un rimettere in piedi le nostre risorse più belle.
Dio ti invita oggi ad iniziare la Quaresima, che è per la vita, è una vittoria sulla morte, un rimettere in piedi le nostre risorse più belle.
Noi abbiamo fretta di guarire, di risolvere il problema, invece c’è un tempo per essere guariti, un tempo per essere malati, un tempo per sperimentare il proprio peccato, e un tempo per poter sperimentare veramente la misericordia e il perdono.
La sofferenza non è solamente il dolore, ma ci cambia internamente; questo cambio è funzionale alla qualità dell’evangelizzazione.
Nella nostra vita abbiamo bisogno di un punto di riferimento, come Gesù ha il suo punto di riferimento.
Convertirsi non significa “fare il bravo”, ma cambiare opinione sulla propria vita. Credi alla verità che è Cristo, che è vivo in te, lui ti ama! Sei dentro questa realtà perché è la vita migliore che tu potessi avere.
Tu , insieme con Cristo, sei fondamentale per l’umanità intera, con tutte le fatiche, le problematiche, le difficoltà che hai. Hai un ruolo fondamentale e aver creduto questo fa si che venga generata la vita, il bene, la salvezza.
Per trasformare una creatura in figlio di Dio ci vuole una pastorale, un lavoro molto complicato che certamente deve essere illuminato nello Spirito Santo, ma esige una grande opera che è quella della Parrocchia e dei pastori.
I Magi sono dei sapienti, cioè persone che sanno vivere, intenditori, persone che sanno di tutto; sono tre, numero che indica la pienezza. Hanno visto una stella, una luce e l’hanno seguita. Si sono però resi conto che questa luce non è la sorgente della luce, ma che rende testimonianza alla luce.
Questa festa della famiglia di Nazareth ci dice che la vita umana così com’è non basta, va modificata attraverso un’iniziale conversione che consiste nel cogliere che nel Vangelo c’è una verità e questo ci porterà ad intraprendere un cammino di assimilazione permanente.
Per poter essere testimoni credibili dobbiamo fare un’esperienza, ricordare quando qualcuno ci ha inviato, ci ha parlato, ricordare come nata questa fecondità, che cosa ti è successo, come hai contemplato questo parametro che è Cristo, come tu stai interpretando la tua vita.