CIAO

Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto

Questa domenica ci dice che nella nostra vita, dove tutto muore, dove tutto finisce, dove non si capisce quasi nulla, c’è una luce che noi possiamo assimilare dal Vangelo perché Gesù Cristo è questa luce nelle tenebre.

Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo

Una santa ira porta Gesù a dire che quest’uomo non può vivere come un mendicante, che tu non puoi vivere come un mendicante. Gesù interviene perché tu da un uomo che mendica, che si porta a casa la giornata, possa diventare un teologo, un apostolo. Da una persona che striscia per terra puoi conquistare la posizione eretta.

Se vuoi, farò qui tre capanne

Solo lo spirito di Dio può aiutarci a credere che noi possiamo andare al di là del nostro limite, al di là di quei rami, solamente lo spirito di Dio ci può garantire che potremmo essere trasformati mentre siamo dentro queste capanne che sono i luoghi della parrocchia, che sono i luoghi delle catechesi

Ritornate a me con tutto il cuore

La cenere è una cosa buona, perchè nella misura in cui Dio soffia nella polvere, divento un essere vivente, divento, dirà San Paolo, un essere datore di vita.

E’ stata sorpresa in flagrante adulterio

Di cosa ci parla Gesù in questo vangelo? Non sta parlando solamente del fallimento di una persona che cade nella polvere perché è sposata o sposato e quindi tradisce il suo matrimonio, ma sta parlando della vita umana quando non arriva alla sua meta.

Un tale aveva un fico piantato nella vigna

Gesù sta dicendo: non è questione di andare a cercare il colpevole, è necessario coltivare i fichi! cosa ci vuole trasmettere con questa affermazione apparentemente senza senso?

Facciamo tre capanne

Abbiamo bisogno di vivere interiormente questa trasfigurazione, un piccolo Tabor, dove Dio ci appare per rimotivarci, per farci percepire la sua presenza.