Se vuoi, farò qui tre capanne

05-03-2023 II domenica di Quaresima di don Fabio Pieroni

MT 17,1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Nella prima domenica di quaresima abbiamo ascoltato da Gesù che la nostra natura umana è molto fragile oè e quindi si deve difendere.  Io mi devo difendere. mi debbo affermare. e tutto quello che va contro questa dinamica mi fa maledire il giorno in cui sono nato. La nostra vita ci porta a contraddire il nostro egocentrismo per un meccanismo strano che non conosciamo, e che attribuiamo alla nostra cattiva volontà, pensiamo di essere volutamente egoisti, volutamente autocentrati, invece non è così. Siamo schiavi, la nostra natura non è abilitata, è come se fosse bloccata. Qualcuno la deve sbloccare per fare in modo che finalmente viviamo come gli altri si aspettano, e invece c’è un tentatore che ci dice che non andiamo da nessuna parte, che quello che siamo forse già è tanto, e forse possiamo solo peggiorare. Il demonio ci parla come un serpente. Il serpente ha le orecchie interne, cioè il serpente ascolta solo se stesso e questo avviene anche a noi: ascoltiamo solo noi stessi.

Oggi il vangelo ci parla della Trasfigurazione. Gesù chiama tre discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni e li porta su un monte e lì succede una cosa: le vesti di Gesù diventano bianchissime come la luce perché Gesù viene trasfigurato Appare qualcosa di strano in Gesù, qualcosa di totalmente inaspettato, nessuno mai si sarebbe potuto aspettare che una persona emanasse quella luce quella bellezza tant’è vero che appunto Pietro gli dice: “Gesù è bello stare qui: Facciamo tre capanne”

Dovete sapere che il popolo di Israele ha una festa famosa famosissima che si chiama Sukkot,la “festa delle capanne”. Ancora oggi quando c’è la festa di sukkot gli ebrei costruiscono una capanna e vi abitano per sette giorni. Questa festa celebra la trasformazione di questa gente che veniva dall’Egitto, da un gruppo raccogliticcio di persone, in un popolo. Quindi la festa di sukkot è la festa della trasformazione. La sukkah è la capanna che può oggi essere costruita anche sui balconi delle case, facendo piccole pareti di cartone, però la cosa importante è che il tetto sia fatto con dei rami, in modo tale che durante la notte, alzando gli occhi si veda il cielo.

Noi siamo fatti per il cielo, siamo stati creati da Dio per vivere all’altezza dei nostri desideri. La parola “sidera” che vuol dire stella è contenuta nella parola desiderio,  e le stelle indicano i nostri desideri più grandi, la voglia di qualcosa di grandioso, di bellissimo. C’era un grande filosofo russo che è stato ucciso dal comunismo, Pavel Florenskij, il quale appunto diceva che la verità manifestata è l’amore, e l’amore realizzato è la bellezza. Noi siamo stati pensati da Dio per una statura umana che risponde ai desideri più belli, più profondi che noi abbiamo.

Siccome il demonio sa che noi abbiamo queste grandi aspirazioni ci propone una bellezza che è falsa, ed è la bellezza del successo, la bellezza anche estetica. Allora, non so, un genitore pensa che suo figlio sia destinato a diventare come Ronaldo e lo porta costantemente a giocare a pallone, perché quello è il suo destino. Dobbiamo stare attenti perché ogni bambino, ognuno di noi, è stato pensato per la verità che è l’amore e l’amore realizzato è la bellezza. E’ importante che ciascuno di noi venga trasfigurato, venga modificato in maniera tale che in noi avvenga una sorpresa e questo è possibile attraverso lo Spirito Santo.

Lo Spirito Santo aiuta l’uomo a camminare verso la sua vera dignità, la sua vera bellezza, e questo cammino inizia da bambini, ma noi siamo invece complici di una bellezza che deformerà la civiltà in cui viviamo perché non abbiamo capito quanto è importante il cristianesimo riguardo alla dignità della persona.

Tu vieni qui in parrocchia per ricevere la tua dignità, la tua statura in modo da poter vivere all’altezza dei tuoi desideri più grandi e sorprendere il mondo.  Qua si parla di una sorpresa, una grande sorpresa che noi dobbiamo assolutamente desiderare di realizzare. Solo lo spirito di Dio può aiutarci a credere che noi possiamo andare al di là del nostro limite, al di là di quei rami, solamente lo spirito di Dio ci può garantire che potremmo essere trasformati mentre siamo dentro queste capanne che sono i luoghi della parrocchia, che sono i luoghi delle catechesi.

E’ chiaro che la chiesa fa fatica a spiegare queste cose però voi lo state scoprendo, quindi la trasfigurazione è una rivelazione meravigliosa: questo è il figlio mio prediletto! Tuo figlio è un è prediletto, è pensato per le cose grandi, è pensato per sorprendere il mondo! Io spero che questo avvenga. Certamente ci sono tante altre piccole cose alle quali bisogna dare il giusto peso, non è che lo sport non sia una cosa bella, ma non può essere la cosa più alta,  non può essere il fine, e noi abbiamo il nostro parametro di bellezza. Il demonio ci dice che non c’è nessun altra trasfigurazione per tua figlia, per tuo figlio di quella che possono dare i soldi, il successo, la bellezza, la forza…

Noi speriamo di creare in questi bambini proprio la corrispondenza a questo spirito di nobiltà di eroismo di bellezza vera che abbiamo visto in Cristo, la bellezza di Cristo, la bellezza che è il suo amore, il suo modo di relazionarsi. E’ questo quello che dobbiamo cercare e che Gesù ci rivela questa mattina.

Io spero che ci possiamo non solamente innamorare di questo progetto di Dio ma collaborare a realizzarlo.