Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
C’è qualcuno che prende un’iniziativa e che vuole incontrarmi, vuole incontrarci, vuole entrare dentro la nostra vita, dentro la nostra storia.
C’è qualcuno che prende un’iniziativa e che vuole incontrarmi, vuole incontrarci, vuole entrare dentro la nostra vita, dentro la nostra storia.
C’è una dinamica molto stridente in questa Parola, tra una cosa credibile e una cosa incredibile, tra qualcosa che ci presenta la morte e qualcuno che ci presenta la vita.
Il segreto di questa vedova, e l’insuccesso degli scribi, è che non si può stare nel tempio, nella Chiesa senza avere un rapporto profondo con Dio e solo questo rapporto profondo consente di dare tutto.
Il vangelo delle beatitudini diventa spesso il vangelo delle persone perfette, diventa una indicazione per chi si deve sforzare di essere irreprensibile, e questa diventa la festa di quelli bravi… ma noi cosa c’entriamo con questo discorso?
Oggi Cristo ti dice: ascolta me! Devi ascoltare me! Non devi leggere le note e i regolamenti! Non esistono le leggi, le regole, esiste una relazione viva con Dio in Cristo che poi ricade dentro tutta la tua vita.
Questa mattina Cristo si ferma dalla parte tua, dice: che vuoi che io faccia per te?
“Che io riabbia la vista!
“Va’, la tua fede ti ha salvato!”
La parola gloria in realtà significa il valore, il peso, quello che pesa, quello che ha valore. Che cosa per te ha valore?
Chi è che conta i suoi giorni e poi fa un bilancio? Colui il quale si rende conto che la sua vita è fragile, il povero. Dobbiamo entrare nella povertà per renderci conto che è tutto un dono.
La durezza di cuore è una malattia mortale, non se ne esce fuori da soli, ci vuole un Salvatore, ci vuole qualcuno che vada alla radice del problema per fare in modo che da quella radice poi germogli una novità, una comunione nuova.
Questa è la salvezza.
Se vuoi far apparire il Regno dei Cieli devi vivere un trauma, devi attaccare te stesso, devi mortificare certe tue modalità automatiche per entrare in un altro modo di pensare, di agire.