Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare
La parrocchia cerca di dare a Dio quello che è di Dio. Cosa è di Dio? L’uomo. Che cosa è proprio dell’uomo, cioè che cosa si addice ad un uomo? Assomigliare al volto di Dio, che è quello di Cristo.
La parrocchia cerca di dare a Dio quello che è di Dio. Cosa è di Dio? L’uomo. Che cosa è proprio dell’uomo, cioè che cosa si addice ad un uomo? Assomigliare al volto di Dio, che è quello di Cristo.
Noi possiamo lavorare nella vigna, che è la Chiesa. Poter lavorare nella vigna, poter lavorare dentro questa terra fertile è sicuramente un grande privilegio! Gesù attraverso questa parabola ci sta dicendo che se una persona non appartiene seriamente e in modo forte alla parrocchia, vive in modo ozioso: Non vedi che giri a vuoto? Non vedi che la cosa più grande che si può fare oggi per la società, per il quartiere, è potenziare questa appartenenza alla parrocchia? Se fai contatto col vangelo, la tua vita parte come una palla di cannone e produce questo vino buono, altrimenti produce aceto, produce acqua!
Se tu vedi Dio e vieni attraversato dalla sua luce, alla sua luce tu vedrai la luce! Cambia tutto! Cambia il modo di vedere il tuo futuro e il tuo presente. Ti accorgi che nella tua vita c’è Dio e ci sono tanti dettagli interessanti. Noi dobbiamo rifarci gli occhi, rifarci l’anima! Questo della Quaresima è un tempo di contemplazione, di fascino, per cui dobbiamo cogliere le occasioni che Dio ci da!
Gesù va nel deserto fondamentalmente per dire una cosa: che tutti noi siamo tentati! Gesù, entrando nel deserto fa saltare fuori qualcuno che ci suggerisce tante volte cose che ci sembrano ovvie, naturali, necessarie, e che invece non vengono da Dio.