CIAO

Risorgete!

La grande scoperta del  cristianesimo è che non esiste solo il mondo dei vivi e il mondo dei morti.  C’è una cosa nuova: esiste il mondo del Risorto che può diventare il mondo dei Risorti, perchè Gesù Cristo vuole fare qualcosa per me e per te.

Ecco, io faccio nuove tutte le cose

Il vangelo promuove l’uomo, lo fa diventare quello che lui sogna di essere, lo indirizza al meglio di sé, lo autorizza a vivere all’altezza del suo desiderio, quindi l’evangelizzazione è un atto d’amore grandissimo perché la persona umana non diventa se stessa da se stessa.

Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore.

Noi dobbiamo concepirci come una vigna e dovremmo scoprire che l’opera di Dio e anche l’opera di un prete, è quella di un vignaiolo, quella di un agricoltore che dovrebbe essere competente nel portare la gente ad una unione con il tronco della vite attraverso il quale scorre questa linfa vitale che è la qualità della vita.

Abbiamo visto il Signore!

Il Risorto non si scopre toccandolo, ma entrando in comunione con lui. Cosa significa entrare in contatto con il Risorto?

I discepoli di Emmaus

Gesù si affianca a loro e gli domanda il senso della loro discussione, e mentre questi hanno una loro teoria, certe aspettative, certe speranze, Gesù gli dà un’altra prospettiva, completamente opposta.

Pasqua di Risurrezione

Una persona è risorta quando sa trarre il bene dal male, ma perché questo avvenga deve arrivare Cristo! Nell’intimo! Solo così la nostra vita può diventare qualcosa di affascinante, qualcosa di vivo: una fiamma. La stessa fiamma che ha animato Cristo nella sua passione. La fiamma che ha permesso che durante la sua passione pensasse non a quello che stava subendo, ma a me, a darmi una statura nuova, una nuova dignità.

Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!

L’unica cosa che davvero si può toccare con mano è l’opera che il Risorto fa in me e lo fa in me perché io desidero quello che ho visto negli altri, quindi dentro la Chiesa, dentro la fraternità.