Ma io vi dico di non opporvi al malvagio

23-02-2020 VII domenica del Tempo Ordinario di don Fabio Pieroni

Mt 5,38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Proviamo a misurarci con questa Parola. Questa lettura è un grande mistero e dobbiamo affrontarla  verificando cosa ci succede dentro, nell’anima, nella coscienza, essendo onesti con noi stessi. Noi spesso non riusciamo ad essere onesti con noi stessi perchè basta che accada qualcosa dentro di noi che non ci piace, lo modifichiamo, per essere sempre presentabili di fronte a noi stessi e di fronte agli altri.

Proviamo ora a spezzare questo vangelo, sottolineando due aspetti.

Il primo principio è quello davanti al quale molti rimangono perplessi, perchè è qualcosa di vecchio, di superato: occhio per occhio, dente per dente. Questo principio, questa legge è detta del taglione; taglione viene da talis, tale danno, tale risarcimento. C’è quindi un principio di simmetria, di proporzionalità che è alla base di ogni realtà di giustizia, di ogni ordinamento giuridico. Ma la legge del taglione è anche alla base di ogni rapporto di amicizia, di ogni rapporto di lavoro. E’ un principio fondamentale: un dente, rifare un dente vale 1000 euro? se io te lo regalo dovresti essermi grato, ma se io ti spezzo un dente, un dente vale sempre un dente, non è che tu mi ammazzi e stermini la mia famiglia!

Questo principio è fondamentale, ma è spesso disatteso, e quando questo principio della giustizia viene violato ci infuriamo, ci accendiamo di rabbia, protestiamo, perchè sta succedendo qualcosa di gravissimo.

Questo è il primo punto fondamentale: tu dai importanza a questo principio del taglione non perchè sei patito del diritto civile o penale, ma perchè è inscritto nella natura di ogni uomo, sia nella sua versione negativa, quando nel caso di un danno ho diritto ad un risarcimento di pari entità, sia nella versione positiva, quando un comportamento gentile nei confronti di un’altra persona dovrebbe essere pari alla gentilezza da essa ricevuta.  Quindi stiamo parlando di un principio importantissimo, e Gesù dice: “Avete presente quando questo principio nella tua vita è stato violato da qualche persona?“. Quando sei stato tradito, quando qualcuno non ti ha dato quello che doveva, cosa hai fatto tu? Sei esploso! Ti sei arrabbiato! Ti sei fortemente dispiaciuto! E questo dispiacere sta dentro di te. Questo dolore ti abita! Infatti se qualcuno ti parla di quella persona, ti si riapre quella ferita.

Gesù di fronte a questo fatto della rabbia propone il suo principio e dice: “Se  qualcuno ti da uno schiaffo sulla guancia destra tu porgigli anche l’altra“. Cioè non solamente non sanziona il comportamento ingiusto, ma lo favorisce! E allora dentro di noi, se abbiamo ascoltato attentamente quello che ha detto, abbiamo avuto una reazione di rabbia. Ma che dice Gesù Cristo! Io devo darti l’altra guancia? Devo accompagnarti per un altro miglio? Non ha senso! Se non ti sei arrabbiato, vuol dire che non sai ascoltare, o che sei superficiale e pensi che questo sia detto così… per modo di dire…

Quello che dice Gesù è assurdo! Amate i vostri nemici? pregate per i vostri persecutori?? Io? Non lo farò mai! E’ ingiusto!

Perché Gesù dice questo? Il segreto è emotivo, non  mentale.

Quando arriva questa sapienza stolta, sul dolore di chi ha visto trasgredito il principio della giustizia, questa parola è come una secchiata d’acqua sull’incendio che si è propagato dentro di noi. Gesù Cristo viene a te e a me attraverso questa parola così paradossale, contraria alla logica, innanzitutto per medicarci, per calmarci , per abbracciarci con la sua presenza.

Davanti a Cristo ti dibatti, c’è un combattimento, una colluttazione, dici è sbagliato, ma piano piano, mentre Cristo ti ripete questa parola così paradossale ti arriva una pace, un sollievo, una logica che entra nel tuo dolore, nel tuo male. E’ Cristo stesso che ti viene a sanare con la sua presenza soave.

Le cose rimangono ingiuste, perchè nella nostra vita i conti non tornano, e non possono tornare mai, ma questa Parola mi calma, disinnesca in me quel moltiplicatore di dolore, di violenza che esplode quando viene trasgredito il principio della giustizia.

Io spero che a molti di voi che state qua, arrabbiati perchè uno ti ha detto mezza parola di troppo, o perchè qualcuno ti ha fatto proprio del male, ha fatto una grave ingiustizia nei tuoi riguardi, arrivi questa parola: pregate per i vostri persecutori! E’ un farmaco, un esorcismo, contro la rabbia, giustissima, che hai! E’ un farmaco! Lascialo arrivare dentro! Ti darà la pace, una pace che forse, ma Gesù Cristo questo non lo pretende, può portarti anche a dire “Io faccio come Cristo, mi prendo questa ingiustizia, perchè per me è un onore! Io lascio che mi si faccia un’ingiustizia perchè io sono con Cristo, io sono Cristo, ho comunione  profonda con Lui ed è questo che conta per me. Questa seconda esperienza alcuni la fanno, altri no, ma non è una cosa  che posso produrre con i miei muscoli. Può accadermi oppure no. Gesù Cristo lo sa che questa  parola è dirompente, è assurda ed ha due obiettivi completamente diversi da quello che ci saremmo aspettati, perchè la nostra aspettativa è quella che di fronte all’ingiustizia Gesù si sarebbe dovuto comportare come un castigamatti.

Più stai dentro la tua rabbia, la tua delusione, la tua rivendicazione, più questa roba entra dentro il tuo male, perchè il male produce il male. Chi lo ferma? Chi ferma un’ingiustizia, che produce un’altra ingiustizia, e un’altra ingiustizia? Da quando sei bambino ti porti dietro quell’ingiustizia tremenda che è inconsolabile! Serve questa secchiata d’acqua che arriva sulla fornace che è la tua anima,  e quest’acqua ti fa male, una doccia gelata, che però ti calma e ti rende compatibile con la possibilità che Cristo ti possa dare il suo Spirito perchè tu possa portare l’ingiustizia.

Qual è la finalità di portare l’ingiustizia? Quella di cambiare il mondo? No, quella di stare con Cristo. Punto e basta. Cristo non ha nessuna strategia alternativa a quella dei potenti. Il vangelo non è una strategia alternativa a quella dei furbi per arrivare più lentamente agli stessi obiettivi. il vangelo non è così.  Lasciamo che questa Parola oggi ci arrivi. Lavorateci! Occhio per occhio, dente per dente, è giustissimo! Ma porta alla morte, tua e mia. Bisognava che Qualcuno inventasse una cosa assolutamente soprannaturale, straordinaria, fuori di questo mondo, fuori delle cose logiche.