Lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono

25-01-2015 III domenica del Tempo Ordinario di don Fabio Pieroni

Mc 1,14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:  «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

Il tempo è compiuto. Convertitevi e credete al vangelo”, dice Gesù.

Cosa significa “compiuto”? Significa che il tempo è pieno. Gesù sta dicendo: “Guarda che se arrivo io, se entro nella tua vita, nel tuo matrimonio, nel tuo lavoro, nei tuoi pensieri, nelle tue amicizie, nei tuoi ricordi, nella tua solitudine, nei tuoi progetti, allora la tua vita diventa piena, colorata, saporita. Anche le tue sofferenze con me hanno una loro bellezza, una loro felicità, un loro significato, una loro fecondità. Senza di me il tempo è vuoto, cioè noioso, inutile, lento”.  Questa è la buona notizia!

La nostra vita, le nostre relazioni che a volte vanno avanti  in maniera automatica, prendono luce, forza solo con Gesù Cristo. Non si tratta quindi di avere tanti amici, o tanti soldi, perché ciò che conta veramente non è la quantità, ma la qualità, e questa qualità cambia nella misura in cui nella nostra vita entra Gesù Cristo.

Come fa Gesù ad entrare nella vita di una persona? Come si fa ad avere questa risorsa inesauribile che è Gesù Cristo?

Il vangelo ci dice innanzitutto che la nostra vita ha il diritto di avere consistenza, vivacità, pienezza in ogni situazione.  Questa pienezza dipende dal fatto che ci sia o meno Gesù Cristo. Non dipende dal carattere, non dipende dalla fortuna, dipende dalla presenza di Cristo.

Questo deve essere il nostro desiderio: Gesù Cristo in noi! Come si fa perché questo avvenga?  Non è  questione di carattere, o di buona volontà, è questione che tu entri in relazione con una Persona che riempie, che dà forza a tutto quello che è la tua esistenza. Questa è una cosa fondamentale da sapere,  e quando noi dovessimo renderci conto che abbiamo le ruote sgonfie, che facciamo le cose con fatica, con apatia, dobbiamo essere consapevoli che deriva dal fatto che abbiamo dimenticato, oppure si è allentato o spezzato il legame con Cristo.

E’ difficile per noi ragionare secondo questa parola  che ci dice che la nostra vita dipende dall’avere o meno a bordo Gesù Cristo. E’ difficile credere che la qualità delle tue amicizie, la possibilità di gustare la vicinanza di una persona non dipende dalla sua simpatia, ma da te, dal fatto che tu sia unito a Cristo, dall’essere acceso da questa unione oppure no.

Devo allora garantirmi la presenza di Gesù Cristo dentro la mia vita. Come è possibile che Gesù sia nella mia vita? Se tutto dipende dal fatto che io abbia o meno Gesù, io mi domando: come faccio a farlo salire a bordo? Quanto costa?

Innanzitutto non costa niente! Ma soprattutto occorre sapere questo: è Gesù Cristo che ti deve chiamare perché Lui entri nella tua vita. E’ lui che deve venire e ti deve dire: “Tu, lascia perdere quello che stai facendo, e seguimi!”. E’ lui che prende l’iniziativa, è lui che ti sceglie, è lui che ti parla, è lui che ti inquieta, è lui che rompe i tuoi progetti, e se ti apri a questa chiamata, ti arricchisci enormemente. Questa è l’esperienza di tantissimi di voi che avete cominciato per esempio con il seguire un  consiglio: “Iniziano gli incontri sui 10 comandamenti, inizia una serie di catechesi per adulti, vieni a sentire!” . Sei venuto e ti sei reso conto che la tua vita si è arricchita. Tu hai detto “ok!” e la tua vita è  migliorata. La maggior parte delle persone che siete qui potreste testimoniare che quello che sto dicendo non è una teoria, è una prassi, cioè un’esperienza concreta.

Cristo non ci toglie nulla, ci arricchisce! Io godo di più la vita nella misura in cui maggiormente conosco Gesù Cristo. Se vivi in Cristo non devi rinunciare a nulla, e la tua vita diventa piena, compiuta! “Il tempo è compiuto”, vuol dire che adesso puoi vivere pienamente, non più come “figlio di Zebedeo” o “figlio di Giovanni”, ma come discepolo di Gesù Cristo.

Certamente entrare in questo invito che ci fa Gesù a volte ci spiazza completamente, a volte ci preoccupa, ma ogni volta che celebriamo la messa, Gesù cerca di entrare nella tua vita. In ogni celebrazione Cristo ti chiede:  “Questa parola che ti dico, ti arriva o no? Senti che ti riguarda? Allora custodiscila! Scrivila, ricordala!”. Se qualche parola che ora stai ascoltando ti entusiasma, prendila, custodiscila!  Non la dimenticare! Queste parole vanno difese, alimentate.

Ti chiedi come fa Gesù Cristo a passare nella tua vita? Adesso sta passando! In mezzo a voi! Ti sta dicendo: “Seguimi! Stammi a sentire! Non seguire il filo dei tuoi pensieri, delle tue preoccupazioni , che certamente ci sono! Se ti metti in contatto con me, se ti lasci visitare da me, tutto quello che è difficilissimo nella tua vita cambia il suo significato, la sua portata.”.

Cristo vuole essere una risorsa dell’uomo! Cristo è una buona notizia! Convertiti, cioè cambia opinione sulla tua vita, credi e prendi sul serio che la tua vita ha qualcosa di bello. Apriti al bello, apriti al bene! Lascia perdere le reti che ti impigliano in mille cose! Fidati di Cristo! Vedrai che le cose si appianano, vedrai che avrai delle risorse psicologiche e di entusiasmo nuove, che non erano le tue, ma che diventano tue. Crediamo a questa parola: oggi Gesù passa in mezzo a noi e ci chiede di seguirlo, di aprirci a lui. Vediamo se ci deluderà oppure no. Io penso di no! Cristo non ci delude mai!