Sei venuto a rovinarci?

01-02-2015 IV domenica del Tempo Ordinario di don Fabio Pieroni

Mc 1,21-28

Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo». E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

«Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».

Perché c’è questa reazione così violenta? Perché uno spirito impuro si era impadronito di lui. Impuro è un termine che indica qualcosa che ha elementi estranei, che è mescolata con altre sostanze.

Gesù ci sta spiegando una cosa importantissima. Durante la settimana noi siamo molto indaffarati, abbiamo tante preoccupazioni e, come ci segnalava la seconda lettura (1Cor 7,32-35), dobbiamo affrontare molti problemi,  risolvere varie difficoltà, far fronte alle emergenze, gestire le cose ordinarie e quelle impreviste. Noi siamo come un computer che a forza di accedere ad internet riceve tanti collegamenti (i cookies) che riempiono la cache; è anche possibile che entrino dei virus più o meno gravi, e in tal caso è necessario fare una pulizia accurata. Così è per la nostra vita: piano piano  veniamo invasi da preoccupazioni, sospetti,  pensieri che ci tormentano e  ci scoraggiano. Questo fa sì che noi non siamo puri. Siamo frantumati! Prima eri tranquillo e gioioso nel tuo gruppo, poi ad un certo punto cominci a sospettare di tutti, ad avere un sacco di preconcetti, e vivere lì, con quelle persone diventa faticosissimo. Ogni domenica arriviamo in questo stato alla Messa, perché siamo invasi da preoccupazioni e da pensieri che ci spengono.

Ogni domenica, però, arriva Gesù Cristo che parla con autorità e la nostra reazione è spesso quella dell’uomo del vangelo: “Ma che c’entra quello che dice Gesù Cristo, quello che ascolto quando vengo a messa con la mia vita? Ma che sta dicendo il celebrante questa mattina? A che mi serve andare a messa oggi con la pioggia e la grandine? Non serve a nulla! Non c’entra con me!”. Il demonio parla a tutti così rendendoci estranei a quanto ci viene detto.  Non solo. Ci può essere anche un’altra obiezione: questo mi vuole rovinare! Ce l’ha con me! Se io continuo a legarmi troppo alla parrocchia, mi rovino! Mi sto fidando troppo!

Questi due pensieri vengono dal demonio, e Cristo è l’unico che può intercettare questi demoni che ci complicano la vita, che ci tolgono il sorriso, la semplicità, che ci danno un sacco di preoccupazioni e ci tolgono quel senso di fiducia che Dio invece ci dà quando è pienamente dentro di noi.

Vedete allora quanto  è importante venire qui. Se non vieni qui, se non frequenti la parola di Dio, la parrocchia,  piano piano vieni torturato dai pensieri negativi. Occorre essere ripuliti. Un computer ad un certo punto  ha bisogno di un antivirus per fare pulizia, altrimenti si blocca, e questo vale anche per noi! Cristo arriva con molta umiltà contro la situazione di disagio interiore che viviamo, e ci restituisce alla nostra missione, ci dà coraggio, ci aiuta dentro il nostro travaglio. Non è indolore tutto questo perché la parola di Dio ti graffia quando ti tocca la vita.  Gesù Cristo quando passa non è mai incolore inodore insapore. No!

Dobbiamo saper riconoscere questi pensieri che ci rovinano. Se  non capiamo questa parola, se non ci piace che Cristo intervenga, se non capiamo cosa c’entri con noi, vuol dire che siamo spiriti impuri.

Sei venuto a rovinarci? E’ una parla molto seria, di fronte alla quale non possiamo rimanere indifferenti. Ti devi mettere sotto questa parola! Se esci di qui avendo piegato la testa, ti accorgerai  che tutto è molto più bello, che la vita che vivi è un privilegio, ogni giorno della nostra esistenza. E’ necessario allearsi con l’unica parola che vale, perché Dio è dalla tua parte:  questa è l’unica parola, il resto deve essere smentito.